Differenza tra fisso ed indicizzato
Prezzo fisso:
L’operatore definisce un prezzo certo e un periodo di validità del prezzo, che rimane invariato per tutto il periodo stabilito (solitamente 12 mesi). L’ammontare dovuto all’operatore dipenderà quindi solo dall’energia consumata, moltiplicata per il prezzo fisso concordato. Al termine del periodo stabilito, l’operatore proporrà al cliente una nuova offerta con un prezzo aggiornato che il cliente potrà decidere se accettare o meno.
Vantaggi: il costo della componente energia non varia e puoi fare delle previsioni di spesa sulla base dei tuoi consumi.
Svantaggi: potresti non approfittare dei momenti in cui l’energia costa meno, perché il tuo prezzo è già stata stabilito quando hai stipulato il contratto.
Prezzo Indicizzato:
Il prezzo dell’energia non è fisso ma varia sulla base delle variazioni dei prezzi dell’energia all’ingrosso.
Questi prezzi sono indicati da indici, a cui l’operatore far riferimento al momento della stipula del contratto, PUN per l’energia elettrica e PSV per il gas. Il cliente può reperire informazioni sugli indici a cui fa riferimento il fornitore sui vari canali di informazione siano essi istituzionali o privati, a seconda della tipologia di indice scelto.
Vantaggi: puoi approfittare delle variazioni di prezzo dell’energia nei momenti in cui l’indice di riferimento che determina il prezzo si abbassa.
Svantaggi: fare una previsione di spesa è più complicato e potresti veder variare molto le tue bollette nel corso dell’anno, in positivo o in negativo.