Quale lampadina consuma di meno?

Negli ultimi anni i formati delle lampadine hanno subito molte modifiche, promettendo di farci risparmiare sempre di più e di ridurre le emissioni di CO2. Il contesto dell’illuminazione è in continua evoluzione e diventa difficile capire quale tipo di lampadina sia effettivamente meglio per ridurre i propri consumi senza rimetterci in qualità dell’illuminazione e comfort. Vediamo insieme quale tipo di lampadina preferire per il nostro tipo di abitazione, studio professionale o negozio.

Le nuove lampadine a risparmio energetico

Le vecchie lampadine a bulbo sono state mandate in pensione dall’Unione Europea da ormai 10 anni e ormai sono state sostituite quasi del tutto dalle lampadine a risparmio energetico. Questo tipo di nuove lampadine si divide in due grandi gruppi: le lampadine fluorescenti compatte (CFL) e i diodi a emissione di luce (LED).

Le lampadine fluorescenti compatte (CFL)

Secondo le stime le lampadine fluorescenti compatte consumano il 50-80% in meno delle vecchie lampadine a incandescenza. Dipende molto dalle qualità costruttive, quindi è sempre bene controllare la classe energetica, quella scala colorata da A a G sulla confezione. Una buona lampadina fluorescente è sempre in classe A.

La durata è variabile a seconda del produttore e va presa in considerazione nel discorso del risparmio economico. L’incidenza in bolletta invece è simile tra tutte le fluorescenti di fascia alta. Per la durata, invece, si va da 5mila ore di alcune lampadine piccole della grande distribuzione (Ikea, Carrefour), fino a 10-15mila ore dei produttori di fascia alta (Philips, Osram).

Questo tipo di lampadina esiste sia nella versione a luce calda che luce fredda bianca. Unici svantaggi: per arrivare all’illuminazione prescelta, ci impiegano qualche minuto e le lampadine contengono mercurio, inquinante e difficile da recuperare se finisco nell’indifferenziata.

Le lampadine LED

I LED cosumano in media il 70-80% in meno rispetto alle analoghe lampadine a incandescenza. Le lampadine a LED sono preferite da molti perché si accendono all’istante e sono gestibili con regolatori (dimmer) adatti alla domotica. Sono quindi più adatte ad ambienti in cui ci sia bisogno di illuminazione immediata (ingresso, corridoi) o in cui sia prevista una regolazione dell’illuminazione.

Le lampadine LED sono leggermente più costose rispetto alle CFL, ma consumano un po’ meno e durano più a lungo, quindi i costi si equiparano.

Nessuna differenza invece tra lampadine LED e faretti LED: si distinguono solo per forma e possibilità di incasso, ma la resa e il risparmio sono identici.

Quali sono le lampadine più ecologiche?

Entrambe, sia LED che fluorescenti compatte, sono ecologiche e i consumi sono assimilabili. Secondo il Department of Energy’s Pacific Northwest National Laboratory, che nel 2017 ha condotto uno studio sulla sostenibilità di questi tipi di lampadine, calcolandone anche la produzione e trasporto, le lampadine LED e le CFL producono lo stesso impatto sul pianeta.

Qual è il risparmio reale di CFL e LED rispetto alle vecchie lampadine?

Prendiamo come esempio una lampadina a incandescenza che consuma 60 watt di elettricità, la lampadina che era più utilizzata nelle case italiane. Per produrre la stessa luce, una lampadina a LED consuma solo 12,5 watt, mentre una lampadina CFL 15 watt (ma ha costi inferiori di produzione e di acquisto). In pratica, le vecchie lampadine a incandescenza consumavano circa 3-4 volte di più delle attuali lampadine LED e CFL.

Attenzione ai produttori e ai negozi!

La qualità, in questi casi, fa molta differenza. Infatti, una lampadina CFL in classe A di un produttore potrebbe consumare meno di una LED in classe A+ di un altro produttore.
Il motivo è che, mentre le grosse industrie vengono testate saltuariamente e devono rispettare il Regolamento Europeo Ecodesign, questo non vale per alcuni prodotti di importazione che sfuggono alle maglie dei controlli. Per esempio, una lampadina LED da 2 euro, comprata nel negozio di articoli di importazione, potrebbe facilmente non essere un ottimo affare ma una spesa superiore in bolletta. Oppure, facilmente, potrebbe non rispettare i lumen indicati in confezione e fornire un flusso luminoso basso.

La durata è un altro fattore che incide molto sulla qualità, quindi è sempre meglio preferire produttori conosciuti, con marchio CE, e che indichino sulla confezione sia le prestazioni che la resa cromatica, la durata di vita media e la classe di efficienza energetica

Per risparmiare ancora di più

Per risparmiare ancora di più, è meglio non perdere mai di vista il proprio contratto e valutare le nuove offerte che possono essere una fonte di risparmio continua. Per esempio, Axpo ha dei programmi di illuminazione a LED che permettono un significativo risparmio nell’acquisto delle lampadine LED e del necessario per il loro funzionamento ottimale. Axpo infatti seleziona prodotti estremamente efficienti per aiutare i propri Clienti nel risparmio energetico.

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